Cocktails storia e curiosità:le origini del termine

Cocktails tra curiosità e leggenda.


Nessuno sa di preciso da dove derivi la parola cocktail ci sono varie storie quasi delle leggende. 

La prima narra che il termine “cocktail” sia nata in Inghilterra dalla parola "cocked tail" che rappresenta la coda di un cavallo imbizzarrito, basandosi sul fatto che i primi cocktail erano stati pensati affinché il morale fosse sempre il più alto possibile o che si tratti di una deformazione del termine inglese “cock ale” utilizzato nel XVII secolo.


La seconda fa risalire il termine cocktail o dalla parola francese “coquetier” che significa “portauovo” nel quale venivano serviti gli amari o alla parola della stessa lingua "coquetel" nome di una coppa molto arrotondata usata in Francia e poi arrivata in America nel 1700.


Altre ancora girano intorno alla figura del gallo alcuni affermano che si riferisca alla coda del gallo (“cock’s tail” in inglese) poiché i cocktails sono sono spesso molto belli e colorati come le piume della coda del gallo; Altri fanno riferimento ai combattimenti fra galli nelle taverne del 1600 che avevano come premio cibo, bevande e le piume del gallo sconfitto. 

C’è anche chi pensa che ci si riferisca al fatto che in Messico venissero utilizzate le piume di gallo per mescolare o decorare le bevande miscelate oppure dalla leggendaria figura di una cameriera messicana di nome Xoctl (che nella sua lingua si pronuncia Coctel) che servi bevande, così  particolari, a dei turisti americani che riportarono il suo nome in patria all'interno dei loro racconti di viaggio. Altri narrano invece che Xoctl fosse una principessa che servi delle bevande a dei generali ospiti del padre i quali confusero il suo nome con quello di ciò che gli era stato offerto. Infine si fa riferimento ad alcuni marinai inglesi a cui venne fatta assaggiare una bevanda a base di una radice o erba che gli abitanti di quella zona messicana chiamavano in spagnolo  "cola de gallo".

L'unica certezza è che la parola cocktail comparve per la prima volta il 13 maggio 1806 su un giornale inglese che lo definì una bevanda stimolante composta da vari tipi di alcolici, zucchero,acqua e amari; Anche se i cocktails divennero popolari durante il periodo del cosiddetto Proibizionismo quando, negli Stati Uniti, fu vietata la vendita di alcolici e nacquero gli Speakeasy, bar clandestini dove si bevevano alcolici. Il nome di questi locali deriva dal fatto che bisognava parlare piano (“Speak easy”) al loro interno affinché non si fosse scoperti e arrestati.

L’alcool che, di contrabbando, arrivava in questi bar illegali era di scarsa qualità e per questo motivo era fondamentale saperli miscelare per renderli migliori.


Per altre curiosità o ricette potete visitare anche la mia pagina facebook: Angelo Salvatore Bartender.

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